Colori e profumo di storia lungo il Sebino
Via Roma 1, 24067 Sarnico (BG)
Agriturismo PademVia Tasso Torquato 11, 24060 Fonteno (BG)
Isacco BistrotVia Cosimo Fanzago 1/3, 24023 Clusone (BG)
Via Marconi 97, 24065 Lovere (BG)
Hotel MiralagoVia IV Novembre 12, 24060 Bossico (BG)
Un Comune sparso, costituito da quattro frazioni, di origine antica e custode di atmosfere dal sapore antico. L’antico borgo storico e l’adiacente castello dei conti Calepio riportano la mente indietro nei secoli, con le case e i palazzi di un tempo, così come la bella pavimentazione.
Rinomato centro turistico, ha da sempre legato la propria storia al lago. Nei suoi cantieri navali fu varato nel 1841 il primo battello a vapore in Italia. Si consiglia una bella passeggiata sul lungolago e nel centro storico, noto con il nome di “contrada”: in una cornice variopinta di negozi, fanno bella mostra di sé le testimonianze architettoniche dell’antico borgo, con portali, strette viuzze, arcate e antiche case dalle mura massicce. Interessante il museo civico d’arte e del territorio, collocato nella parte più antica di palazzo Gervasoni. Sarnico ospita inoltre numerosi esempi di architettura liberty, opere dell’architetto Giuseppe Sommaruga.
Piccolo centro caratterizzato dal grazioso lungolago, dove i graziosi palazzi e il caratteristico imbarcadero invogliano a una sosta per bere qualcosa ammirando il lago. Molto bella la passeggiata che porta alla scoperta dell’orrido del Bogn, che si può intraprendere al termine del lungolago.
In questo grazioso centro di villeggiatura allo sbocco della Val Camonica e della Val Cavallina, passeggiare sul lungolago tra le aiuole fiorite osservando l’Adamello è un imperativo. Nel centro storico, antiche testimonianze della medievale città fortificata sono di sicuro interesse: da non perdere la Torre degli Alghisi, dai massicci muri in pietra, la Torre Soca, la Torricella sormontata da una croce e la Torre Civica in piazza Vittorio Emanuele, testimone dell’antico castello costruito dalla famiglia dei Celeri nel XII secolo. Meritano una visita anche il lido con le piscine, il porticciolo turistico e i palazzi eleganti, come palazzo Gregorini e la pinacoteca Tadini, dove sono esposte centinaia di opere d’arte.
Dominato dall’alto dalla chiesa parrocchiale di origine quattrocentesca dedicata a Santa Maria Assunta, il borgo offre alcuni spunti di visita come l’elegante piazza Pozzo e il nobile palazzo di Ca di Canarì. Onore brilla anche per l’offerta di attività outdoor, specialmente trekking nella natura del Parco del Monte Varro.
Una perla nel vasto panorama dei borghi storici bergamaschi: la torre del municipio, che ospita l’Orologio Planetario, è il cuore di Clusone e la sua più nota attrattiva. Costruito da Pietro Fanzago, illustre matematico e meccanico, l’orologio fu collocato nel 1583 sulla torre civica. Non sono da meno i raffinati affreschi sulla facciata del palazzo del Comune e della corte interna, tanto preziosi da conferire a Clusone il nome di “città dipinta”. Sulla sommità del paese sorge la basilica, autentico scrigno di bellezze artistiche. Notevole è anche il vicino oratorio dei Disciplini, celebre per i famosi affreschi della Danza macabra e del Trionfo della morte. Tutto il centro storico è ben conservato e ogni passo regala una piacevole scoperta. Da non perdere nemmeno il MAT, Museo Arte Tempo, il quale ospita un’importante collezione di dipinti, disegni e sculture.
Un altro gioiello capace di trasportare indietro nel tempo. Il borgo è un insieme di antiche contrade da esplorare per coglierne il fascino. Principale punto di interesse è però l’Ecomuseo delle Miniere di Gorno, allestito esclusivamente con materiale originale e ben strutturato. La visita al museo può essere abbinata anche a quella dei siti minerari dislocati sul territorio del borgo.
Situato nei pressi del colle di Zambia, tra la Val Seriana e la Val Serina, spicca per la bella cattedrale vegetale, un progetto di land art in cui si fa uso di materiali naturali recuperati sul luogo, realizzata con interventi temporanei e non definitivi, nel totale rispetto ecologico della natura per creare delle particolari installazioni. La struttura a cinque navate della cattedrale vegetale è composta da pali di abete e rami di castagno, e al suo interno sono stati piantumati quarantadue faggi.
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