Strade d’incanto dallo Stelvio a Ponte di Legno
Via Monte S. Zeno 15A 39019, Merano (BZ)
Osteria PalazanPiazza Navarrino, 7 Hotel Cles, 38023 Cles (TN)
Ristorante Antica OsteriaVia Venezia 11, 38026 Ossana (TN)
Via San Lorenzo 2, 23032 Bormio (SO)
Hotel DanielaVia Parrocchia 31, 39012, Merano (BZ)
Hotel Garni PegraVia Nazionale, 11 25056 Ponte di Legno (BS)
"Non v'ha in tutta la cerchia delle Alpi alcun passaggio che possa rivaleggiare, e per magnificenza, e per pittoresche bellezze, con quello dello Stelvio", così veniva definito da Felice Liebeskind giornalista del “Times” di epoca ottocentesca. Il passo viene realizzato dall'ingegnere Carlo Donegani, che lo progetta e lo costruisce in meno di cinque anni: dal 1820 al 1825. Un’infinità di curve e tornanti che portano fino alla quota di 2.758 metri in uno scenario da favola. Qui, regno degli sport invernali, nella stagione più calda diventa il paradiso per gli amanti dell’escursionismo e della natura al suo stato più puro.
La zona è notissima per il lago Resia, con il suo campanile sommerso che appare in mille immagini e fotografie. La pietra chiara svetta da uno specchio d’acqua color smeraldo per la creazione di una diga artificiale che ha sommerso il vecchio borgo. Uno scatto in questo scenario è davvero d’obbligo. Interessante è la pista ciclabile che effettua il periplo del lago e consente di osservare lo scenario da prospettive diverse. Ulteriore zona di visita, poco lontano dall’abitato, sono le sorgenti dell’Adige, raggiungibili a piedi con un breve tratto molto semplice da percorrere.
Città termale, Merano offre i classici trattamenti di benessere ma non solo: una visita ai giardini botanici di Castel Trauttmansdorff è assolutamente consigliata, così come la passeggiata Tappeiner che percorre da oltre un secolo e mezzo i tetti di Merano. Per chi invece ami lo shopping e la mondanità, nel cuore della cittadina si trovano i portici, perfettamente conservati come le case storiche alle loro spalle. Da ultimo, si suggerisce un passaggio alla Wandelhalle, costruzione della Belle Époque lungo il fiume Passirio, che presenta dipinti unici di luoghi dell’Alto Adige.
Si trova sulle sponde del lago artificiale Zoccolo, a 1.153 m di quota. In questo borgo viene insegnato il vecchio artigianato e viene anche promosso il rapporto con i prodotti naturali: la lavorazione del legno, i tessili, il latte e la coltivazione delle piante sono i temi principali. Ogni anno, in autunno, si tengono le “settimane dell’agnello”, carne tipica locale. È famoso anche il mercato di Pracupola, dove vengono venduti lana e prodotti di feltro. A Pracupola si possono inoltre vedere ancora masi antichi costruiti in stile tradizionale: i tetti sono rivestiti di scandole, antiche tegole in legno, appesantiti da pietre e, sui balconi, si possono ammirare fiori colorati e profumati che creano un’atmosfera veramente speciale, che rende unica questa valle.
La visita inizia con il palazzo Assessorile, costruzione quattrocentesca costruita inglobando una più antica casa-torre duecentesca. Il palazzo si presenta massiccio e austero, sul quale si possono osservare elementi sia gotici che rinascimentali. Da vedere è anche il maestoso castello dei signori di Cles, famiglia che lo abita tuttora. Il maniero, di pianta triangolare, costruito intorno al XII secolo e in seguito modificato a seconda dell’utilizzo delle differenti casate locali. Essendo una residenza privata non è visitabile all'interno. Nel centro del borgo si segnala anche la chiesa di San Vigilio, ricchissima di interessanti affreschi. Terminata la visita, si raggiunge la bellissima terrazza panoramica Dos di Pez, seguendo la salita dietro la chiesa di Cles. Diverse panchine sono disposte a varie altezze per godere del bellissimo panorama del lago di Santa Giustina.
La zona del Tonale, un tempo confine tra Impero austriaco e Italia, è stata oggetto di intensi combattimenti durante la Grande Guerra. Ospita oggi un Sacrario Militare dedicato ai caduti e la Galleria Paradiso, facilmente raggiungibile dal terminal della cabinovia Paradiso, un percorso nella storia del conflitto.
Oltre ad una natura splendida, fatta di scenari incantevoli, Ponte di Legno offre anch’esso numerose tracce della Prima guerra mondiale: fortificazioni raggiungibili tramite trekking e aree museali raccontano la storia del conflitto, che qui prende il nome di “guerra bianca” per via delle altitudini alle quali è stata combattuta. Ponte di Legno è nota però anche per le importanti incisioni rupestri, Patrimonio Mondiale dell’Unesco, risalenti alle antiche comunità camune che abitavano le pendici di queste montagne più di 10.000 anni fa.
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